martedì 8 febbraio 2022

Crime Wolves - Aleksej di Mikela Angelikova - RECENSIONE

Titolo: Crime Wolves - Aleksej 


Autore: Mikela Angelikova


Serie: Non fa parte di una serie


Data di pubblicazione: 27 gennaio 2022


Pagine: 358


Genere: Mafia Romance


Narrazione: Prima Persona, POV Alternato


Finale: Conclusivo




TRAMA

Lui è a capo di un’organizzazione criminale.

Lei è una giovane studentessa con un’educazione ‘d’altri tempi’.

Loro non avrebbero mai dovuto incontrarsi.

Aleksej Volkov, per un cinico e spietato gioco del destino, rapisce l’unica ragazza che non avrebbe mai dovuto neppure guardare da lontano. Ma se fossero proprio quegli infausti legami di sangue a rendere Lara così preziosa per lui, tanto da permettergli finalmente di regolare i conti col proprio passato? E se, invece, i giorni passati con lei, gli rendessero quell’obbligo d’onore così dannatamente difficile da saldare? Nel mondo criminale il sangue chiama sangue e uno come Volkov non ha scelta. Aleksej e Lara, dovranno scoprire sulla propria pelle se, per quello stesso sangue, valga la pena vivere o… morire.


PERSONAGGI

Lei... Lara Mariani ha 21 anni, studia all’università a Milano, la città in cui ha sempre vissuto, dove sta frequentando il corso di lingua e letteratura e abita da sola da qualche anno, dal momento cioè in cui sono morti i suoi genitori. La giovane è doppiamente orfana dato che sia i suoi genitori adottivi, con cui è cresciuta, che quelli biologici sono morti o almeno così pensa dato che non ne ha notizie certe.

Lara, ha da poco recuperato i rapporti con il fratello maggiore, Ivan, che lei non sapeva nemmeno di avere e che l'ha ritrova per non abbandonarla mai più. Quello che la giovane non sa è che lui è un importante uomo della Bratva russa, l'organizzazione mafiosa. E proprio in quanto sua sorella, la giovane sarà presa di mira da tutti i suoi rivali e rapita giusto un paio di volte o tre...


Di recente si deve essere verificato un qualche strano allineamento di pianeti, e l’Universo mi si è rivoltato contro: ovunque mi volti, trovo qualcuno disposto a infilarmi in un furgone, e trascinarmi via. Chissà cosa ne potrebbe pensare l’astrologo che seguo ogni giorno alla radio. 


La ragazza ha il fisico sottile e le gambe lunghe; i capelli tanto biondi da sembrare di ghiaccio e gli occhi color acquamarina. Ha un carattere quasi antico, e la si può definire come la cosa più simile possibile nel 21 secolo ad una ragazza d'altri tempi, sia per il suo modo di parlare che per il suo pudore, risultato dell'educazione dei genitori in la con gli anni. 


Quest’uomo mi destabilizza, è completamente diverso dalle persone con le quali ho a che fare nella mia vita abituale. È spudorato, mi incute timore e contemporaneamente mi fa provare sensazioni che non ho mai avvertito prima. Mi affascina inspiegabilmente.



Lui...Aleksej Volkov, ha 32 anni ed è rimasto orfano in giovane età per colpa di un mafioso che si era stancato di collaborare con suo padre, mercante d'arte della bratva e che, guarda caso è proprio il padre di Ivan e della bella sorellina che sfrutterà per ottenere in cambio un pegno molto prezioso. 

L'uomo ha occhi neri che ricordano quelli di un lupo, e che sono in linea con i dettami del suo cognome (il termine russo volk significa lupo). ha capelli scuri e un'eleganza che non tutti gli uomini nel suo giro hanno. Aleksej ha raccolto l'eredità della sua famiglia entrando a far parte della malavita e si è stabilito in Italia, dopo aver terminato gli studi universitari per espandere le attività dell'organizzazione anche all'estero. Ricicla denaro sporco all'interno dei diversi locali di cui è il proprietario in giro per la città e limita la sua attività illegale al minimo possibile, in modo da avere anche affari puliti.


Mi attira come una calamita. Il destino si è preso gioco di me, mi ha servito la carta giusta da poter usare per la mia vendetta personale, ma il mio piano mi si è ritorto contro: questa regina di cuori sta inconsapevolmente facendo breccia nel mio animo facendo affiorare sentimenti che pensavo di non poter mai provare.



LA MIA OPINIONE

Questo libro mi è piaciuto moltissimo!!!

Crime Wolves, appartenente al genere dei Mafia Romances, ed è un volume autoconclusivo (anche se io spero che l'autrice deciderà di parlarci anche di altri personaggi, magari donandoci la storia di Ivan in un futuro!). La storia, che ha come protagonisti Lara e Aleksej è intrisa di azione e suspense, che sono un'elemento per me fondamentale in un buon romanzo di mafia e mi è piaciuto molto. 

La vicenda, che si sviluppa in un arco narrativo di circa un mese e mezzo è molto bella ed ha un giusto mix di sentimento, azione, violenza e colpi di scena che la rendono perfetta. Chissà perché questi capi mafia si rivelano essere sempre così teneri e affettuosi con ciò che considerano loro e rivendicano per se stessi!!! La narrazione si svolge in diverse parti del mondo e, anche in questo senso è stata capace di farmi sognare (soprattutto mi ha fatto incuriosire parlandomi di Cipro e delle sue bellezze). Dal nord Italia, alla Russia e ancora dalla bella Cipro alle coste della Liguria, è una storia perfetta e intrisa nell'opulenza e nella ricchezza. 


«Non mi importa quanta gente dovrò ammazzare, pur di farti stare al sicuro» ammetto, baciandole la mano. 

«Suona quasi romantico, detto da te». 

«Mi fa piacere che tu lo dica, anche se so che non lo pensi veramente» riconosco, baciandole di nuovo la mano che, a quanto pare, sarà l’unica cosa che mi verrà concessa.


La storia risulta ancora più autentica grazie all'utilizzo delle parole e di alcuni termini russi e grazie all'uso dei mille nomignoli che i russi hanno per riferirsi allo stesso nome proprio. Ho adorato queste piccole attenzioni e da laureata in lingua e letteratura russa mi sono ritrovata ad amarli (soprattutto dato che li capivo senza dover leggere le note hahaha). Ma Mikela non ha riservato attenzioni solo in questo senso, ma anche in molti altri modi: ho amato le specifiche dei vari modelli di arma e di automobile, che rendono il tutto più realistico e molti altri piccoli dettagli che sono chiariti e non lasciati impliciti alla narrazione. 

Che altro dire.. direi che è meglio fermare qui i miei sproloqui per non rischiare di rivelarvi qualcosa che vi rovini la lettura! Posso solo concludere la recensione consigliandovi questa nuova lettura.


«Lo vedi come guarda l’obiettivo, cioè, come guarda me? Si stava innamorando. Non potevo permetterlo» spiego, cercando di chiarire la mia posizione. 

Vasya mi prende il telefono dalle mani e inizia a scorrere le varie immagini. Mi strattona per la giacca, costringendomi a voltarmi verso di lui e mi pianta lo schermo dritto in faccia: una istantanea di Lara sorridente, sulla battigia, le labbra socchiuse, i capelli mossi dal vento e il colore degli occhi così intenso e luminoso da farli sembrare trasparenti. È bella da mozzare il fiato, e stava guardando me. «Sai cosa vedo io, Lyosha? La foto scattata da un uomo innamorato».

 


VOTO

5 (incantevole)

4 (passionale)